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L’Intelligenza Artificiale di Amazon Potenzia l’Analisi dei Dati delle Missioni Spaziali della NASA

La piattaforma di intelligenza artificiale SageMaker di Amazon sta rivoluzionando l’esplorazione spaziale grazie al suo algoritmo Random Cut Forest, ora impiegato da NASA e Blue Origin per analizzare i complessi dati di telemetria dei veicoli spaziali. La tecnologia rileva anomalie nei dati di posizione, velocità e orientamento provenienti dai sensori delle missioni lunari, consentendo agli ingegneri di individuare stati critici del veicolo durante le operazioni spaziali. Questa collaborazione rappresenta un importante progresso nell’applicazione dell’intelligenza artificiale alla ricerca spaziale e alle operazioni commerciali nello spazio.
L’Intelligenza Artificiale di Amazon Potenzia l’Analisi dei Dati delle Missioni Spaziali della NASA

L’intelligenza artificiale SageMaker di Amazon sta trasformando il modo in cui le agenzie spaziali elaborano le enormi quantità di dati generate durante le missioni nello spazio. L’azienda ha annunciato il 26 giugno 2025 che il suo algoritmo Random Cut Forest (RCF) viene utilizzato da NASA e Blue Origin per rilevare anomalie nei dati dinamici dei veicoli spaziali provenienti da missioni lunari.

La collaborazione si concentra in particolare sull’analisi dei dati relativi alla dimostrazione dei sensori di Deorbitazione, Discesa e Atterraggio Lunare (BODDL-TP) di NASA e Blue Origin. Questo algoritmo di apprendimento automatico non supervisionato identifica schemi insoliti nei dati di posizione, velocità e orientamento quaternion dei veicoli spaziali, che potrebbero indicare momenti critici durante le operazioni nello spazio.

“Queste anomalie rappresentano molto probabilmente la dinamica del veicolo spaziale lunare nelle fasi chiave delle manovre di deorbitazione, discesa e atterraggio della dimostrazione,” secondo la documentazione tecnica di Amazon. La tecnologia è in grado di rilevare deviazioni sottili tra i punti dati, gestendo al contempo relazioni complesse tra molteplici parametri, risultando particolarmente preziosa per il monitoraggio dei veicoli spaziali.

L’implementazione sfrutta l’infrastruttura cloud di Amazon, con i dati delle missioni archiviati in bucket S3 ed elaborati nell’ambiente JupyterLab di SageMaker AI. Gli ingegneri addestrano il modello RCF utilizzando dati storici delle missioni, quindi lo distribuiscono su un endpoint scalabile per il rilevamento continuo delle anomalie.

Questa partnership arriva in un momento cruciale per Blue Origin, che si prepara a lanciare il suo lander lunare Blue Moon Mark 1 entro la fine dell’anno. Le informazioni ottenute dal rilevamento delle anomalie potrebbero rivelarsi fondamentali per garantire il successo delle missioni, mentre sia la NASA che le aziende spaziali commerciali perseguono obiettivi di esplorazione lunare sempre più ambiziosi.

Identificando punti dati anomali che altrimenti potrebbero sfuggire nell’enorme e crescente volume di telemetria delle missioni spaziali, la tecnologia AI di Amazon contribuisce a migliorare il monitoraggio dello stato dei veicoli, la progettazione ingegneristica e la pianificazione delle missioni per le future esplorazioni nello spazio.

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