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I Paesi BRICS Chiedono che l’ONU Guida la Governance Globale dell’IA

Il 7 luglio 2025, i Paesi BRICS hanno formalmente adottato una dichiarazione che invita le Nazioni Unite a guidare la creazione di quadri normativi globali per la governance dell’intelligenza artificiale. La proposta, firmata durante il 17° Vertice BRICS a Rio de Janeiro, sottolinea che la governance dell’IA deve rispondere alle esigenze di tutte le nazioni, in particolare di quelle del Sud Globale. I leader BRICS sostengono che gli attuali approcci regolatori sull’IA siano dominati da interessi occidentali e non rappresentino la diversità delle prospettive globali.
I Paesi BRICS Chiedono che l’ONU Guida la Governance Globale dell’IA

Il blocco BRICS ampliato, che oggi rappresenta oltre il 40% della popolazione mondiale e il 44% del PIL globale, ha assunto una posizione decisa sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale chiedendo formalmente che sia l’ONU a guidare la governance globale dell’IA.

Nella dichiarazione adottata il 7 luglio a Rio de Janeiro, i leader BRICS hanno definito l’IA come “un’opportunità unica per promuovere lo sviluppo verso un futuro più prospero”, sottolineando però che i quadri di governance devono “mitigare i potenziali rischi e rispondere alle esigenze di tutti i Paesi, inclusi quelli del Sud Globale”.

La proposta sfida direttamente gli approcci di governance dell’IA dominati dall’Occidente, con i BRICS che affermano che qualsiasi quadro globale debba essere “rappresentativo, orientato allo sviluppo, accessibile, inclusivo, dinamico, reattivo” e rispettare la sovranità nazionale. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il cui Paese detiene la presidenza BRICS 2025, ha dichiarato che “adottando la Dichiarazione sulla Governance dell’Intelligenza Artificiale, i BRICS stanno inviando un messaggio chiaro e inequivocabile: le nuove tecnologie devono operare all’interno di un quadro di governance equo, inclusivo ed equitativo”.

La dichiarazione invita a sviluppare “specifiche tecniche e protocolli” che coinvolgano il settore pubblico e le agenzie ONU per garantire “fiducia, interoperabilità, sicurezza e affidabilità” tra le piattaforme di IA. Si promuove inoltre la collaborazione open source, la tutela della sovranità digitale, la concorrenza leale nei mercati dell’IA e la protezione della proprietà intellettuale senza ostacolare il trasferimento tecnologico verso i Paesi in via di sviluppo.

Gli analisti sottolineano che questa mossa rappresenta uno sviluppo geopolitico significativo nelle politiche tecnologiche. Igor Makarov, direttore del Dipartimento di Economia Mondiale presso la Higher School of Economics di Mosca, ha osservato che “la governance globale nel campo dell’intelligenza artificiale è praticamente inesistente”, posizionando i BRICS come potenziali leader nella creazione di istituzioni in questo settore emergente.

La posizione dei BRICS sulla governance dell’IA dovrebbe influenzare l’impegno del blocco sulle questioni tecnologiche per tutto il 2025, sotto il tema della presidenza brasiliana “Rafforzare la Cooperazione Sud Globale per una Governance più Inclusiva e Sostenibile”. Con la crescente pervasività dell’IA nelle economie mondiali, questa iniziativa potrebbe incidere in modo significativo su come saranno stabiliti e applicati gli standard internazionali sull’IA.

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