Google ha annunciato giovedì 15 maggio 2025 una serie di miglioramenti all’accessibilità basati sull’IA per Android e Chrome, migliorando in modo significativo l’esperienza digitale degli utenti con disabilità visive.
L’aggiornamento più rilevante riguarda TalkBack, il lettore di schermo di Android, che ora sfrutta Gemini AI per offrire un’assistenza interattiva. In precedenza, TalkBack forniva descrizioni delle immagini generate dall’IA solo quando mancava il testo alternativo; ora, invece, gli utenti possono porre domande specifiche sulle immagini e ricevere risposte dettagliate. Ad esempio, se si riceve una foto di una chitarra, è possibile chiedere informazioni sulla marca, il colore o altri dettagli. Questa funzionalità si estende oltre le singole immagini, coinvolgendo l’intero schermo: durante lo shopping, ad esempio, è possibile chiedere dettagli sui materiali di un prodotto o sulle promozioni disponibili.
Google ha inoltre migliorato la funzione Expressive Captions, che ora rileva non solo ciò che viene detto, ma anche il modo in cui viene espresso. La nuova funzione di durata riconosce parole allungate come “amaaazing” o “nooooo”, per trasmettere meglio emozioni ed enfasi. Ulteriori etichette sonore per azioni come fischiare o schiarirsi la gola arricchiscono ulteriormente l’esperienza di sottotitolazione. Questo aggiornamento è in fase di distribuzione in inglese negli Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia per dispositivi con Android 15 e versioni successive.
Per gli utenti di Chrome, Google ha introdotto la tecnologia di Riconoscimento Ottico dei Caratteri (OCR) che elabora automaticamente i PDF scansionati. Questa innovazione consente ai lettori di schermo di interagire con documenti prima inaccessibili, permettendo agli utenti di evidenziare, copiare e cercare testo come su una normale pagina web. Inoltre, Chrome per Android ora include la funzione Page Zoom, che aumenta la dimensione del testo senza compromettere il layout delle pagine.
Questi sviluppi dimostrano come l’IA possa essere utilizzata per creare tecnologie più inclusive. Integrando le capacità di Gemini direttamente negli strumenti di accessibilità, Google affronta barriere significative per gli utenti ipovedenti, che secondo le ricerche dell’azienda incontrano in media 90 immagini senza etichetta al giorno. Google continua a espandere le sue iniziative per l’accessibilità, aprendo anche le risorse del Project Euphonia per aiutare gli sviluppatori a creare strumenti di riconoscimento vocale adatti a diversi modelli di linguaggio.