Meta Platforms sta negoziando quello che potrebbe diventare uno dei più grandi investimenti privati nel settore dell’intelligenza artificiale, con l’intenzione di iniettare oltre 10 miliardi di dollari nella startup Scale AI, specializzata nell’etichettatura dei dati.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, questo potenziale investimento rappresenterebbe la più significativa spesa esterna di Meta nell’ambito dell’IA fino ad oggi. Meta aveva già partecipato al round di finanziamento Series F da 1 miliardo di dollari di Scale AI nel 2024, che aveva portato la valutazione dell’azienda a circa 13,8 miliardi di dollari.
Fondata nel 2016 dal CEO Alexandr Wang, Scale AI si occupa di fornire dati etichettati, essenziali per l’addestramento dei modelli di machine learning. L’azienda è diventata un fornitore di infrastrutture chiave nell’ecosistema dell’IA, servendo clienti tecnologici di primo piano come Microsoft e OpenAI. La crescita di Scale AI è stata straordinaria, con ricavi che dovrebbero più che raddoppiare dagli 870 milioni di dollari del 2024 ai 2 miliardi previsti per il 2025.
Questo investimento si inserisce nella strategia aggressiva sull’IA del CEO di Meta, Mark Zuckerberg. Zuckerberg ha posto l’intelligenza artificiale al centro delle priorità, annunciando piani per investire tra i 60 e i 65 miliardi di dollari solo nel 2025 in infrastrutture IA. L’obiettivo di Meta è rendere il proprio modello open-source Llama lo standard globale per l’intelligenza artificiale, in diretta competizione con altri giganti tecnologici come Microsoft e Google, che hanno investito rispettivamente in OpenAI e Anthropic.
Scale AI ha ampliato il proprio raggio d’azione, passando dall’etichettatura di dati per veicoli a guida autonoma a diventare un attore chiave nel boom dell’IA generativa. L’azienda offre ora servizi di annotazione dati per grandi modelli linguistici e ha stretto partnership con enti governativi, inclusi contratti di difesa con l’esercito statunitense. Scale AI e Meta hanno già collaborato in passato su Defense Llama, un grande modello linguistico progettato per applicazioni militari.
L’accordo, che non è ancora stato finalizzato, arriva in un momento in cui la competizione tra i giganti tecnologici per assicurarsi vantaggi nell’IA è sempre più serrata. Per Meta, che finora si era principalmente concentrata sullo sviluppo interno dell’IA, questo investimento esterno rappresenta un cambio di strategia, mentre Zuckerberg posiziona l’azienda per competere in modo aggressivo in quello che ha definito "un anno decisivo per l’intelligenza artificiale".