menu
close

TomTom Taglia Posti di Lavoro mentre l’IA Ridisegna il Futuro del Colosso della Navigazione

La società olandese di tecnologie di localizzazione TomTom ha annunciato lunedì che eliminerà 300 posti di lavoro, circa il 10% della sua forza lavoro globale, nell’ambito di una svolta strategica verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale. Il pioniere della navigazione con sede ad Amsterdam sta riallineando la propria organizzazione per abbracciare l’IA nello sviluppo dei prodotti, con un impatto particolare sui ruoli nello sviluppo applicativo, nelle vendite e nelle funzioni di supporto. Questa ristrutturazione rappresenta non solo un taglio dei costi, ma una scelta deliberata per posizionare TomTom in modo competitivo in un panorama della mappatura digitale in rapida evoluzione.
TomTom Taglia Posti di Lavoro mentre l’IA Ridisegna il Futuro del Colosso della Navigazione

TomTom, un tempo sinonimo di dispositivi GPS autonomi, sta affrontando una transizione impegnativa tagliando 300 posti di lavoro e accelerando la propria strategia sull’intelligenza artificiale per restare competitiva nel settore della mappatura digitale.

L’azienda, che attualmente impiega circa 3.700 persone in tutto il mondo, ha annunciato i licenziamenti lunedì come parte di quella che definisce una “riallineamento dell’organizzazione... mentre abbraccia l’intelligenza artificiale”. Meno della metà delle posizioni interessate sarà nei Paesi Bassi, con i tagli che colpiranno principalmente i dipendenti impegnati nello sviluppo applicativo, nelle vendite e nel supporto clienti.

TomTom prevede che l’IA trasformerà radicalmente le sue operazioni, consentendo una creazione e distribuzione dei prodotti più efficiente e su larga scala. “Questo cambiamento migliora l’esperienza e riduce i tempi di innovazione per i nostri clienti”, ha dichiarato l’amministratore delegato Harold Goddijn in un comunicato stampa. L’azienda sta attraversando difficoltà finanziarie, avendo registrato una perdita superiore a 14 milioni di euro nel 2024, e prevede un calo delle vendite da 574 milioni di euro nel 2024 a una cifra compresa tra 505 e 565 milioni nel 2025.

Il cambiamento strategico ruota attorno alla piattaforma Orbis Maps di TomTom, che sfrutta l’IA per offrire soluzioni di mappatura più accurate e aggiornate. Questa piattaforma combina dati provenienti da diverse fonti, tra cui la Overture Maps Foundation e OpenStreetMap, con i livelli di dati proprietari di TomTom, tutti validati tramite la sua piattaforma nativa per l’IA. L’azienda considera questo approccio essenziale per sviluppare tecnologie destinate alla guida autonoma e per mantenere la propria rilevanza nel settore della navigazione.

La divisione consumer di TomTom è in contrazione da anni, poiché i dispositivi di navigazione autonomi sono stati in gran parte sostituiti dalle app per smartphone. Oggi l’azienda genera principalmente ricavi vendendo tecnologia di mappatura a produttori di automobili e smartphone, grazie a partnership con grandi aziende come Apple, Huawei, Volkswagen e Renault.

Nonostante le difficoltà a breve termine, comprese le tensioni commerciali dovute ai dazi statunitensi che, secondo quanto dichiarato da Goddijn agli investitori ad aprile, rendono le prospettive “meno prevedibili”, l’amministratore delegato mantiene fiducia nella traiettoria a lungo termine di TomTom. L’approccio guidato dall’IA rappresenta una trasformazione di settore che privilegia l’efficienza tecnologica rispetto ai modelli di business tradizionali, rispecchiando cambiamenti simili già avviati da giganti tecnologici come Microsoft, Google e IBM.

Source: Reuters

Latest News