La senatrice Elizabeth Warren sta facendo pressione sul Pentagono affinché garantisca una concorrenza leale nei processi di appalto per l’intelligenza artificiale, in un contesto di crescente preoccupazione per la concentrazione del mercato e la sicurezza dei dati nel panorama tecnologico della difesa in rapida evoluzione.
In una lettera indirizzata al Segretario della Difesa Pete Hegseth il 28 maggio, Warren ha esortato il Dipartimento della Difesa a implementare pratiche competitive solide per l’acquisizione di IA. «Voglio assicurarmi che le decisioni di approvvigionamento del DoD favoriscano la concorrenza ed evitino la concentrazione che può portare a prezzi più alti, maggiore rischio e soffocamento dell’innovazione», ha scritto Warren, chiedendo una risposta entro l’11 giugno sulle pratiche di acquisizione di IA del dipartimento.
Le preoccupazioni della senatrice arrivano mentre il chatbot di intelligenza artificiale Grok, sviluppato dalla società xAI di Elon Musk, starebbe guadagnando terreno all’interno delle agenzie governative federali. In particolare, Musk ha incontrato Hegseth e membri del team xAI al Pentagono il 21 maggio, la sua seconda visita nota alla sede del dipartimento negli ultimi mesi.
La lettera di Warren ha posto domande specifiche su come il Pentagono intenda prevenire il lock-in dei fornitori e proteggere i dati governativi, chiedendo in modo diretto: «Come intende il DoD garantire che i dati governativi non vengano utilizzati illegalmente per addestrare algoritmi di IA disponibili commercialmente?»
Il tempismo è significativo, poiché il Pentagono ha già assegnato contratti per 9 miliardi di dollari a grandi aziende tecnologiche tra cui Google, Oracle, Microsoft e Amazon per costruire la propria rete di cloud computing, e ha richiesto ulteriori 1,8 miliardi di dollari per programmi di IA per l’anno fiscale 2025.
Questa spinta verso la concorrenza è in linea con gli sforzi legislativi più ampi di Warren. Nel maggio 2025, lei e il senatore repubblicano Eric Schmitt hanno ripresentato il disegno di legge bipartisan "Protecting AI and Cloud Competition in Defense Act", che mira a garantire che gli appalti del Pentagono per strumenti di IA e cloud computing diano priorità alla resilienza e alla concorrenza, impedendo ai colossi tecnologici di monopolizzare il mercato. Il disegno di legge richiederebbe processi di assegnazione competitivi per i contratti di cloud computing e IA, in particolare per i fornitori che negli anni precedenti hanno avuto contratti con il dipartimento per un totale di 50 milioni di dollari o più.
L’Ufficio per la Gestione e il Bilancio della Casa Bianca ha pubblicato ad aprile delle linee guida che indirizzano le agenzie federali a garantire appalti competitivi per l’IA, anche se queste direttive escludono esplicitamente le applicazioni per la difesa e la sicurezza nazionale, creando quella che alcuni legislatori considerano una significativa lacuna di supervisione in un settore della difesa legato all’IA in rapida evoluzione.