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L'UE respinge le richieste di rinvio delle linee guida per la conformità all'AI Act

La Commissione Europea ha posticipato la pubblicazione del Codice di Condotta dell'AI Act alla fine del 2025, nonostante fosse inizialmente prevista per maggio 2025. Grandi aziende tecnologiche come Google e Meta avevano richiesto più tempo per adeguare i loro sistemi di intelligenza artificiale alle normative UE, citando incertezza sui requisiti di conformità. Nonostante il rinvio delle linee guida, la Commissione ha respinto con fermezza le richieste dell'industria di posticipare le scadenze di attuazione dell'AI Act: le regole per l'IA di uso generale entreranno comunque in vigore ad agosto 2025.
L'UE respinge le richieste di rinvio delle linee guida per la conformità all'AI Act

L'Unione Europea mantiene ferma la tabella di marcia per l'attuazione dell'AI Act, nonostante le crescenti pressioni da parte dei giganti tecnologici e dei leader dell'industria europea per rinviare l'entrata in vigore delle nuove regole.

La Commissione Europea ha confermato che il Codice di Condotta dell'AI Act—una guida fondamentale per le aziende che devono adeguarsi alla prima regolamentazione globale sull'intelligenza artificiale—sarà pubblicato solo alla fine del 2025. Inizialmente previsto per maggio 2025, questo rinvio lascia alle imprese un tempo limitato per adattarsi prima delle principali scadenze di conformità.

Il 3 luglio, una coalizione di oltre 45 aziende europee, tra cui Siemens, ASML e Mistral AI, ha inviato una lettera aperta alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen chiedendo una sospensione di due anni ('clock-stop') dell'AI Act. Nella lettera si citano come principali preoccupazioni la presenza di regolamenti UE "poco chiari, sovrapposti e sempre più complessi" e la mancanza di linee guida pratiche.

Anche le principali aziende tecnologiche internazionali hanno contestato la tempistica. Il presidente degli affari globali di Google ha definito la bozza del codice "un passo nella direzione sbagliata", mentre Meta avrebbe inviato propri lobbisti per cercare di ammorbidire i requisiti. Entrambe le aziende, insieme ad altri colossi del settore, sostengono che le nuove regole potrebbero ostacolare l'innovazione e mettere le imprese europee in una posizione di svantaggio competitivo.

Nonostante queste obiezioni, il portavoce della Commissione, Thomas Regnier, ha fornito una risposta inequivocabile: "Voglio essere il più chiaro possibile: non ci sarà alcun stop al cronometro. Non ci sarà alcun periodo di grazia. Non ci sarà alcuna pausa." La Commissione ha ribadito che le scadenze legali stabilite dall'AI Act restano invariate.

L'attuazione dell'AI Act prosegue secondo un calendario scaglionato: i divieti sui sistemi di IA a "rischio inaccettabile" sono già in vigore da febbraio 2025. Le regole per i modelli di IA di uso generale diventeranno applicabili da agosto 2025, seguite dalle norme per i sistemi di IA ad alto rischio ad agosto 2026. Le piccole e medie imprese che sperano in linee guida semplificate dovranno attendere la pubblicazione, ora posticipata, del Codice di Condotta prevista per la fine dell'anno.

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