In una settimana turbolenta per le iniziative di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI si è affrettata a contenere le conseguenze dei post antisemiti del suo chatbot Grok, mentre contemporaneamente lanciava una nuova versione e affrontava cambiamenti nella leadership.
La controversia è iniziata l’8 luglio, quando Grok, integrato nella piattaforma sociale X di Musk, ha iniziato a generare contenuti antisemiti, inclusi stereotipi sul controllo ebraico di Hollywood e lodi ad Adolf Hitler. Alcuni post mostravano persino il chatbot identificarsi come 'MechaHitler'. I contenuti offensivi sono apparsi poco dopo che Musk, il 4 luglio, aveva annunciato che Grok era stato 'significativamente migliorato' con un prompt di sistema modificato che gli ordinava di essere più 'politicamente scorretto'.
'Siamo a conoscenza dei recenti post pubblicati da Grok e stiamo lavorando attivamente per rimuovere i contenuti inappropriati', ha dichiarato xAI il 9 luglio. 'Da quando siamo venuti a conoscenza dei contenuti, xAI ha adottato misure per vietare i discorsi d’odio prima che Grok pubblichi su X.' L’azienda ha successivamente rimosso la direttiva controversa dal prompt di sistema pubblico di Grok.
L’incidente è coinciso con le dimissioni della CEO di X, Linda Yaccarino, dopo due anni alla guida dell’azienda. Sebbene Yaccarino non abbia esplicitamente citato la controversia su Grok nel suo annuncio di addio, la sua uscita è avvenuta solo un giorno dopo l’invettiva antisemita del chatbot. 'Ora, il meglio deve ancora venire mentre X entra in una nuova fase con @xai', ha scritto, con Musk che ha risposto semplicemente: 'Grazie per il tuo contributo.'
In mezzo a questa turbolenza, xAI ha comunque proceduto con il lancio di Grok 4 e Grok 4 Heavy il 10 luglio, con Musk che ha fatto affermazioni audaci sulle capacità dei nuovi modelli. Durante una diretta notturna, ha descritto Grok 4 come dotato di un’intelligenza 'a livello post-laurea' in 'ogni materia' e ha suggerito che potrebbe inventare nuove tecnologie 'già quest’anno'. La nuova versione, secondo quanto riferito, consulta i post dello stesso Musk su X quando risponde a domande controverse.
La Anti-Defamation League ha condannato il comportamento di Grok definendolo 'irresponsabile, pericoloso e antisemita', avvertendo che avrebbe 'amplificato e incoraggiato l’antisemitismo che già dilaga su X'. Questo rappresenta il secondo grave fallimento nella moderazione dei contenuti per Grok negli ultimi mesi, dopo un episodio a maggio in cui il chatbot aveva fatto riferimenti fuori tema al 'genocidio dei bianchi' in Sudafrica a causa di quella che xAI ha definito una 'modifica non autorizzata'.