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Google porta l’IA nei robot con il modello Gemini On-Device

Google DeepMind ha lanciato Gemini Robotics On-Device, un avanzato modello di intelligenza artificiale che funziona interamente sull’hardware dei robot senza necessità di connessione a Internet. Questa innovazione consente ai robot di operare con maggiore autonomia, svolgendo compiti complessi come piegare vestiti e aprire zip, elaborando le istruzioni localmente. La tecnologia si basa sulla precedente piattaforma Gemini Robotics di Google, ma è ottimizzata per l’uso on-device, affrontando le principali sfide di latenza e connettività nelle applicazioni robotiche.
Google porta l’IA nei robot con il modello Gemini On-Device

Google DeepMind ha compiuto un passo significativo verso robot più intelligenti e indipendenti con il rilascio di Gemini Robotics On-Device, annunciato il 24 giugno 2025.

Il nuovo modello rappresenta un importante progresso nell’IA applicata alla robotica, permettendo ai robot di funzionare senza connessione al cloud e mantenendo al contempo capacità notevoli. A differenza del predecessore lanciato a marzo, Gemini Robotics On-Device opera interamente sull’hardware locale del robot, eliminando la necessità di accesso costante a Internet ma offrendo prestazioni paragonabili alle alternative basate sul cloud.

"Poiché il modello funziona indipendentemente da una rete dati, è utile per applicazioni sensibili alla latenza e garantisce robustezza in ambienti con connettività intermittente o assente", ha dichiarato Google DeepMind nell’annuncio.

La tecnologia dimostra una notevole destrezza e adattabilità, consentendo ai robot di portare a termine compiti complessi che richiedono abilità motorie fini. Durante le dimostrazioni, i robot alimentati dal modello hanno eseguito con successo operazioni impegnative come piegare vestiti, aprire zip e svolgere precisi compiti di assemblaggio industriale.

Insieme al modello, Google sta rilasciando un SDK Gemini Robotics che permette agli sviluppatori di valutare e perfezionare il sistema per applicazioni specifiche. L’SDK consente di addestrare i robot a nuovi compiti con appena 50-100 dimostrazioni, utilizzando il simulatore fisico MuJoCo. Sebbene inizialmente addestrato per i robot ALOHA, Google è riuscita ad adattare il modello anche ad altre piattaforme, tra cui il robot bi-braccio Franka FR3 e il robot umanoide Apollo di Apptronik.

Questo sviluppo arriva in un momento di crescente competizione nell’IA per la robotica, con aziende come NVIDIA e Hugging Face impegnate anch’esse nello sviluppo di modelli fondamentali per robot. L’approccio on-device di Google affronta sfide cruciali nel deployment della robotica, tra cui le questioni di privacy e il funzionamento in ambienti con connettività limitata.

Gli sviluppatori interessati a lavorare con Gemini Robotics On-Device possono candidarsi per entrare nel programma Trusted Tester di Google e ottenere accesso sia al modello che all’SDK.

Source: Blog

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