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OpenAI prenderà una percentuale sulle vendite effettuate tramite ChatGPT

OpenAI si prepara a integrare un sistema di pagamento diretto in ChatGPT che consentirà all’azienda di guadagnare commissioni sulle vendite e-commerce effettuate attraverso la piattaforma. Questa mossa strategica, riportata il 17 luglio 2025, si basa sulla partnership avviata ad aprile con Shopify e punta a monetizzare l’ampia base di utenti gratuiti. L’iniziativa rappresenta un cambiamento significativo nel modello di ricavi di OpenAI, che cerca nuove fonti di reddito oltre agli abbonamenti.
OpenAI prenderà una percentuale sulle vendite effettuate tramite ChatGPT

OpenAI sta pianificando di trattenere una percentuale sulle vendite quando gli utenti acquistano prodotti direttamente tramite ChatGPT, segnando un’evoluzione importante nella strategia aziendale.

Secondo fonti citate dal Financial Times il 16 luglio, OpenAI sta sviluppando una funzione di checkout nativa che permetterà agli utenti di completare le transazioni senza lasciare l’interfaccia della chat. Attualmente, ChatGPT propone suggerimenti di prodotti con link che reindirizzano gli utenti a rivenditori esterni, ma il nuovo sistema manterrà gli utenti all’interno della piattaforma per l’intero processo di acquisto. I commercianti che evaderanno ordini tramite questo sistema pagheranno a OpenAI una commissione su ogni vendita.

Questa iniziativa si basa sulla partnership tra OpenAI e Shopify annunciata nell’aprile 2025, che ha migliorato le funzionalità di shopping di ChatGPT aggiungendo raccomandazioni di prodotti, immagini e recensioni. Shopify, che già gestisce il checkout su piattaforme come TikTok, dovrebbe fornire l’infrastruttura backend per le funzionalità e-commerce di ChatGPT.

La mossa rappresenta una svolta strategica per OpenAI, che finora ha generato ricavi principalmente tramite abbonamenti ai suoi servizi premium. Nonostante abbia raggiunto 10 miliardi di dollari di ricavi annualizzati a giugno 2025 (quasi il doppio rispetto ai 5,5 miliardi di dicembre 2024), l’azienda ha registrato una perdita di circa 5 miliardi lo scorso anno e sta cercando nuove fonti di reddito. Monetizzando la base di utenti gratuiti tramite commissioni e-commerce, OpenAI potrebbe accedere a una nuova e significativa fonte di introiti.

Il CEO Sam Altman aveva già anticipato questa direzione a marzo, dichiarando in una newsletter che OpenAI avrebbe applicato “una commissione affiliata del 2%” sugli acquisti effettuati tramite la piattaforma. Sebbene la funzione di checkout sia ancora in fase di sviluppo, OpenAI e Shopify avrebbero già mostrato versioni preliminari del sistema a potenziali partner commerciali e discusso accordi finanziari.

Questa novità rappresenta anche una sfida al predominio di Google nella scoperta di prodotti e nella ricerca a pagamento, poiché sempre più consumatori si rivolgono ai chatbot AI per raccomandazioni e assistenza negli acquisti. Le agenzie di marketing stanno già sperimentando l’“AIO” (ottimizzazione per l’intelligenza artificiale) per assicurare che i loro prodotti compaiano tra le raccomandazioni generate dall’AI, in modo simile alle pratiche SEO tradizionali.

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