Harvey AI, piattaforma di intelligenza artificiale specializzata per i professionisti del settore legale, ha raccolto 300 milioni di dollari in un round di finanziamento Series E, portando la sua valutazione a 5 miliardi di dollari. Questo traguardo arriva a soli quattro mesi dal precedente round Series D da 300 milioni di dollari, che aveva valutato l’azienda 3 miliardi, a testimonianza della straordinaria fiducia degli investitori nel settore della tecnologia legale.
Il round più recente è stato co-guidato da Kleiner Perkins e Coatue, con la partecipazione di investitori di primo piano come Sequoia Capital, GV (Google Ventures), OpenAI Startup Fund e REV, il braccio di venture capital di RELX Group, proprietaria di LexisNexis.
Fondata nel 2022 dall’ex avvocato Winston Weinberg e dal ricercatore AI Gabriel Pereyra, Harvey ha registrato una crescita eccezionale. I ricavi annualizzati dell’azienda hanno raggiunto i 75 milioni di dollari nell’aprile 2025, rispetto ai 50 milioni di inizio anno, e si prevede che supereranno i 100 milioni nei prossimi mesi. La base clienti è cresciuta fino a 337 organizzazioni in 53 paesi, includendo la maggior parte dei primi 10 studi legali statunitensi e i dipartimenti legali di grandi aziende come KKR e PwC.
"Se cresciamo rapidamente come stiamo facendo, è necessario effettuare raccolte di capitale di questo tipo", ha dichiarato Weinberg, CEO e co-fondatore di Harvey. Grazie ai nuovi fondi, l’azienda prevede di raddoppiare il personale, superando i 680 dipendenti, ed espandersi oltre i servizi legali verso altri ambiti professionali come la consulenza fiscale.
La piattaforma di Harvey sfrutta modelli linguistici avanzati sviluppati da OpenAI, Anthropic e altri, integrati con workflow legali specializzati. Il prodotto di punta, Harvey Assistant, consente ai team legali di automatizzare ricerche, redazione di documenti e analisi contrattuali tramite prompt in linguaggio naturale. Recentemente, l’azienda ha lanciato Workflow Builder, che permette ai team legali di creare workflow AI personalizzati sfruttando le proprie conoscenze proprietarie.
L’investimento rappresenta uno dei più consistenti nell’ambito dell’AI legale, sottolineando l’importanza crescente di strumenti AI specializzati per i servizi professionali. Come osserva Weinberg: "Arriverà un punto in cui non sarà più possibile competere—o supportare grandi aziende—senza utilizzare strumenti di questo tipo". Con investimenti globali nella tecnologia legale che hanno raggiunto i 2,1 miliardi di dollari nel 2024 e febbraio 2025 che ha segnato uno dei massimi storici negli Stati Uniti, il finanziamento di Harvey evidenzia la maturazione delle applicazioni verticali dell’AI nella trasformazione delle industrie tradizionali.