Il Forum di Investimento Arabia Saudita-USA si è aperto oggi a Riad, attirando un’assemblea senza precedenti dell’élite della Silicon Valley insieme al presidente Donald Trump, al suo primo viaggio all’estero del secondo mandato.
L’evento, accessibile solo su invito e ospitato presso il King Abdulaziz International Conference Center, ha visto la partecipazione del CEO di Tesla e SpaceX Elon Musk, di Sam Altman di OpenAI e di Mark Zuckerberg di Meta, sottolineando l’intersezione sempre più stretta tra l’innovazione tecnologica americana e i capitali sauditi. Tra gli altri partecipanti di rilievo figurano Larry Fink di BlackRock, Jensen Huang di Nvidia e David Sacks, responsabile della Casa Bianca per l’IA e le criptovalute.
Il tempismo è significativo: il principe ereditario Mohammed bin Salman ha appena annunciato il lancio di Humain, una nuova iniziativa nell’intelligenza artificiale destinata a diventare il 'veicolo principale per guidare la strategia IA del regno'. Sostenuta dal Fondo d’Investimento Pubblico (PIF), che gestisce asset per circa 940 miliardi di dollari, Humain investirà in data center avanzati, infrastrutture di cloud computing e svilupperà uno dei più potenti modelli linguistici arabi al mondo.
'Questa riunione è molto più di una passerella politica: è una zona di opportunità da miliardi di dollari dove convergono IA, difesa, sanità e tecnologia', ha dichiarato il ministro degli Investimenti saudita Khalid Al-Falih, sottolineando come il regno consideri gli Stati Uniti 'senza eguali sia nei mercati dei capitali sia nell’innovazione'.
Il forum rappresenta un punto di svolta nelle relazioni economiche tra Arabia Saudita e Stati Uniti, con il presidente Trump intenzionato a garantire i 600 miliardi di dollari di investimenti sauditi promessi negli USA nei prossimi quattro anni. Questo impegno sarebbe stato preso dal principe ereditario durante una telefonata con Trump, allora presidente eletto, lo scorso gennaio.
Per l’Arabia Saudita, la presenza di figure di spicco della tecnologia conferma la validità della strategia di diversificazione economica Vision 2030. Con i prezzi del petrolio ai minimi da quattro anni nel 2025, il regno è sotto crescente pressione per accelerare gli investimenti nei settori non petroliferi. Il PIF ha già destinato risorse significative allo sviluppo dell’IA, tra cui un fondo da 40 miliardi di dollari annunciato nel 2024 e investimenti strategici in aziende tecnologiche statunitensi per un totale di 7,4 miliardi di dollari dal 2019.
Tuttavia, il forum mette anche in luce la tensione tra opportunità finanziarie e considerazioni etiche. Le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato il bilancio saudita in materia di libertà civili, sollevando interrogativi sulle responsabilità dei leader tecnologici che collaborano con il regno. Nonostante queste preoccupazioni, la convergenza di potere tecnologico e politico globale a Riad segnala la crescente influenza dell’Arabia Saudita nel plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale e degli investimenti tecnologici.