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Guardian Media Group stringe un'alleanza strategica con OpenAI

Guardian Media Group ha siglato una partnership storica con OpenAI per integrare il proprio giornalismo in ChatGPT, raggiungendo 300 milioni di utenti settimanali in tutto il mondo. La collaborazione garantisce una corretta attribuzione e una giusta remunerazione per i contenuti del Guardian, offrendo agli utenti di ChatGPT riepiloghi attribuiti e accesso diretto alle notizie del publisher. Inoltre, il Guardian implementerà ChatGPT Enterprise in tutte le sue operazioni per sviluppare nuovi prodotti e funzionalità.
Guardian Media Group stringe un'alleanza strategica con OpenAI

In un importante sviluppo sia per il giornalismo che per l’intelligenza artificiale, Guardian Media Group ha formalizzato una partnership strategica con OpenAI che porterà il suo giornalismo pluripremiato al pubblico globale di ChatGPT.

Secondo l’accordo annunciato a febbraio 2025, le notizie e gli archivi del Guardian saranno disponibili come fonte d’informazione all’interno di ChatGPT, con brevi riepiloghi attribuiti ed estratti di articoli corredati da link diretti agli originali. Questa integrazione assicura che i circa 300 milioni di utenti settimanali di ChatGPT in tutto il mondo possano accedere a un giornalismo affidabile, mentre il Guardian riceve la dovuta compensazione e attribuzione per la propria proprietà intellettuale.

Keith Underwood, Chief Financial and Operating Officer di Guardian Media Group, ha sottolineato che la partnership "riflette i diritti di proprietà intellettuale e il valore associato al nostro giornalismo pluripremiato, ampliando la nostra portata e il nostro impatto verso nuovi pubblici e servizi innovativi".

La collaborazione rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio del Guardian all’IA, dato che in precedenza il publisher aveva aderito a un’azione legale contro la startup AI Cohere Inc. per l’uso non autorizzato di contenuti editoriali. Ora il Guardian si unisce a diversi grandi editori, tra cui Financial Times, Axel Springer, Hearst e News Corp, che hanno già stretto accordi di licenza simili con OpenAI.

Oltre alla licenza dei contenuti, il Guardian implementerà ChatGPT Enterprise in tutte le sue operazioni per sviluppare nuovi prodotti, funzionalità e strumenti sia per i lettori che per le funzioni aziendali. Questa scelta è in linea con la policy sull’IA pubblicata dal Guardian un anno prima, che sottolineava la supervisione umana e l’utilizzo dell’IA generativa solo a beneficio dei lettori, delle attività aziendali e della missione più ampia dell’organizzazione.

Brad Lightcap, Chief Operating Officer di OpenAI, ha dichiarato che la partnership "rafforza il nostro obiettivo di sostenere il giornalismo di qualità mondiale e arricchisce l’esperienza ChatGPT offrendo accesso a contenuti di attualità rilevanti e in tempo reale". La collaborazione si inserisce nella più ampia strategia di OpenAI di integrare fonti di informazione affidabili in ChatGPT, migliorando l’affidabilità dei contenuti e aiutando sia gli editori che il pubblico a beneficiare delle tecnologie AI avanzate.

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