Firestorm Labs, pioniere della manifattura spedizioniera con sede a San Diego, ha ottenuto 47 milioni di dollari in un round di finanziamento Series A per trasformare il modo in cui vengono prodotti i droni militari e commerciali. Il round, annunciato il 16 luglio 2025, è stato guidato da New Enterprise Associates (NEA) con la partecipazione di investitori specializzati nel settore della difesa, tra cui Lockheed Martin Ventures, Booz Allen Ventures e Washington Harbour Partners, oltre a 12 milioni di dollari in venture debt da J.P. Morgan.
L’investimento si aggiunge al round seed iniziale da 12,5 milioni di dollari di Firestorm e segue l’annuncio, a gennaio 2025, di un contratto da 100 milioni di dollari con la U.S. Air Force per la fornitura di droni modulari stampati in 3D nell’arco di cinque anni. All’inizio di questo mese, Firestorm ha inoltre ottenuto i diritti di distribuzione esclusiva da HP per le tecnologie di stampa 3D mobile Multi Jet Fusion, posizionando così l’azienda per espandersi oltre le applicazioni difensive.
Al centro dell’innovazione di Firestorm c’è xCell, un sistema di produzione semi-automatizzato ospitato in container espandibili che possono essere dispiegati ovunque nel mondo. Alimentato da generatori o fonti di energia tradizionali, xCell è in grado di produrre fino a 50 droni al mese direttamente sul luogo di utilizzo, riducendo drasticamente i tempi di produzione e i vincoli logistici. Il sistema integra computer di volo abilitati all’IA e supporta funzionalità come autopiloti intelligenti, navigazione senza GPS e riconoscimento automatico dei bersagli.
L’azienda offre attualmente due modelli principali di droni: il Tempest 50, che pesa meno di 25 kg con un’apertura alare di oltre 2 metri, e il più piccolo El Niño, un sistema di precisione lanciabile a mano. Entrambi utilizzano il controller di volo OCTRA di Firestorm, che offre risorse di calcolo avanzate per algoritmi complessi e consente un’elevata adattabilità delle missioni.
“Siamo entusiasti di questo traguardo perché consente a Firestorm di fornire soluzioni critiche, pronte per il campo di battaglia, in modo più rapido e su larga scala”, ha dichiarato il CEO Dan Magy. Il finanziamento permetterà all’azienda di sviluppare ulteriormente la propria piattaforma di manifattura additiva, assumendo nuovi ingegneri, aprendo uno stabilimento produttivo più grande e ampliando il programma di partnership. Firestorm prevede di potenziare la propria suite modulare unendo calcolo di bordo, software tattico e pianificazione delle missioni in un unico ecosistema plug-and-play che garantisce autonomia e adattabilità senza vincoli di fornitore.