Google ha ampliato in modo significativo la propria offerta di intelligenza artificiale con una serie di importanti novità rivolte a sviluppatori e clienti enterprise, segnando un notevole passo avanti nelle sue capacità di AI generativa.
La famiglia Gemini 2.5 ha raggiunto la piena maturità con il passaggio dei modelli Gemini 2.5 Flash e Pro dalla fase di anteprima alla disponibilità generale. Questi modelli, che Google definisce "modelli a ragionamento ibrido", offrono prestazioni migliorate mantenendo costi e velocità ottimali. Organizzazioni come Snap e SmartBear hanno già integrato questi modelli nei loro ambienti di produzione.
Il nuovo Gemini 2.5 Flash-Lite, presentato in anteprima, si posiziona come il modello 2.5 più efficiente ed economico mai realizzato da Google. Questo modello garantisce prestazioni superiori rispetto al predecessore, mantenendo parametri di velocità e costo simili. Flash-Lite è progettato per attività ad alto volume come classificazione, sintesi e estrazione dati su larga scala, risultando particolarmente utile per operazioni sensibili ai costi.
Per gli sviluppatori, Google ha lanciato Gemini CLI, un agente AI open-source che porta Gemini direttamente nell’ambiente terminale. Rilasciato sotto licenza Apache 2.0, questo strumento collega i modelli AI Gemini alle codebase locali e consente agli sviluppatori di formulare richieste in linguaggio naturale per spiegazioni di codice, debugging, sviluppo di funzionalità ed esecuzione di comandi. Oltre alla programmazione, Gemini CLI supporta la generazione di contenuti, la risoluzione di problemi e attività di ricerca. Gli utenti gratuiti dispongono di limiti di utilizzo generosi: 60 richieste al modello al minuto e 1.000 richieste al giorno.
A completamento dell’espansione, Google ha rilasciato Imagen 4 per gli sviluppatori tramite Gemini API e Google AI Studio. Questo nuovo modello text-to-image offre notevoli miglioramenti nella qualità, in particolare nella resa del testo all’interno delle immagini. La famiglia Imagen 4 comprende due varianti: la versione standard per la generazione di immagini generiche e Imagen 4 Ultra per una fedeltà ancora maggiore alle richieste dell’utente.
Queste novità dimostrano l’impegno di Google nel rendere l’AI avanzata sempre più accessibile, efficiente e integrata nei flussi di lavoro degli sviluppatori, sia in ambito creativo che tecnico.