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Nvidia cambia rotta dopo le restrizioni sui chip Hopper in Cina

Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha confermato il 17 maggio 2025 che l’azienda non svilupperà un altro chip basato su Hopper per la Cina, a seguito delle restrizioni statunitensi sulle esportazioni del processore H20. Huang ha dichiarato che non è più possibile modificare ulteriormente l’architettura Hopper, mentre Nvidia valuta strategie alternative per il mercato cinese. Secondo Reuters, Nvidia prevede di lanciare entro luglio una versione fortemente depotenziata del chip H20 per mantenere la propria presenza in Cina, dove lo scorso anno fiscale ha generato ricavi per 17 miliardi di dollari.
Nvidia cambia rotta dopo le restrizioni sui chip Hopper in Cina

Nvidia è costretta a ricalibrare la propria strategia per la Cina dopo che il governo degli Stati Uniti ha imposto restrizioni all’export del chip di intelligenza artificiale H20, il processore più potente dell’azienda autorizzato per la vendita nel mercato cinese.

Parlando il 17 maggio a Taiwan, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha confermato che il prossimo chip destinato alla Cina non sarà basato sull’architettura Hopper che alimenta l’H20. «Non sarà Hopper perché non è più possibile modificarlo», ha dichiarato Huang durante una diretta streaming trasmessa dall’emittente taiwanese Formosa TV News.

Il governo statunitense ha informato Nvidia il 9 aprile che le esportazioni dell’H20 verso la Cina avrebbero richiesto una licenza, citando preoccupazioni che i chip potessero essere «utilizzati in, o deviati verso, un supercomputer in Cina». Il 14 aprile, le autorità hanno confermato che tali restrizioni sarebbero rimaste in vigore a tempo indeterminato. Successivamente, l’azienda ha annunciato che avrebbe registrato un onere di 5,5 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale, relativo alle scorte e agli impegni di acquisto dell’H20.

Nonostante queste difficoltà, Nvidia non intende abbandonare il mercato cinese. Reuters ha riferito all’inizio del mese che l’azienda prevede di lanciare entro luglio una versione fortemente depotenziata del chip H20 per la Cina. Secondo fonti vicine alla questione, il chip modificato avrà una capacità di memoria notevolmente ridotta e altre limitazioni prestazionali per rispettare i controlli statunitensi sulle esportazioni.

La Cina rappresenta un mercato cruciale per Nvidia, con ricavi pari a 17 miliardi di dollari nell’anno fiscale conclusosi il 26 gennaio 2025, circa il 13% delle vendite totali dell’azienda. Huang ha visitato Pechino in aprile, poco dopo l’annuncio delle restrizioni, sottolineando l’importanza della Cina per la crescita di Nvidia durante gli incontri con funzionari cinesi.

Huang ha inoltre criticato le precedenti normative sull’export di AI, sostenendo che fossero fuorvianti e che avrebbero dovuto puntare a massimizzare la diffusione globale della tecnologia statunitense. L’amministrazione Trump ha fatto sapere che cancellerà le regole sulla diffusione dell’AI introdotte dall’amministrazione Biden, anche se i controlli specifici sulle esportazioni di chip restano in vigore.

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